Prodotti da forno e dolci
Canestrelli biellesi
Biscotti di denominazione PAT la cui origine risale intorno al 1600.
Sono composti da due cialde rettangolari e farciti con crema al cioccolato, possono essere consumati con il thé |
Crocanti del CiavarinProdotti di pasticceria secca, dal gusto caramellato e con aggiunta di mandorla. La ricetta di questi biscotti risale alla fine del'800 e tradizionalmente erano prodotti a Candelo.
Il nome deriva probabilmente dal fatto che li inventò un pasticcere (il cui forno era al di fuori delle mura del Ricetto) che alternava il mestiere del fornaio con quello del fabbro. Ad oggi, vengono riproposti dalla pasticceria Pezzaro seguendo l'antica ricetta. |
Torcetti biellesiI torcetti hanno denominazione PAT e sono biscotti, a lievitazione naturale, dalla forma allungata a goccia.
Nel '700 erano chiamati "torchietti" perchè "attorcigliati". Originariamente erano bastoncini di pane e sono diventati veri e propri dolci solo in seguito, nel 1800. |
AcsentiGli acsenti sono biscotti di denominazione PAT, prodotti originariamente a Sandigliano.
La forma è rotonda, a guisa o a "S" e sono ottimi inzuppati nel caffè. Sono composti da farina di mais, farina bianca e zucchero, ma in occasione della festa della Madonna delle Grazie viene aggiunto anche il burro. |
TigriniBiscotti formati da due cialde, con ripieno di cioccolato aromatizzato al rhum, mandorle e nocciole.
I tigrini presentano la forma stilizzata di una zampa di tigre e sono rivestiti con cioccolato fondente. Furono inventati dalla pasticceria Ferrua nel 1945 come simbolo di rinascita. |
Navette di BiellaLe navette hanno un forte legame con la storia dell'operosità biellese: la navetta infatti è una parte del telaio e quindi simbolo dell'industria tessile. Nascono dalla collaborazione di Franco Grosso e Mina Novelle e sono realizzate con noci e farina di castagne. |
Mantovane di CossatoDolci semisferici di pastasfoglia ripieni di mandorle e marmellata, prodotti nel periodo di Carnevale.
Il nome deriva dal fatto che la forma ricorda le tende mantovane e la loro tecnica di produzione è rimasta inalterata da circa 40 anni. Vengono prodotte dalla pasticceria Pezzaro. |
BottaliniCioccolatini alla grappa, al latte con farcitura dolce oppure fondenti con ripieno di gianduia.
Prodotti dalla pasticceria Pezzaro, i bottalini devono la loro forma e il loro nome ad una vecchia fontana biellese, nota appunto come "il Bottalino". |
VagliottoIl vagliotto è un dolce di denominazione DE.CO, creato nel contesto della sagra della castagna di Vaglio Pettinengo. Realizzato per la prima volta nel 2001, si ottiene abbinando la confettura di castagne al frutto del pero ed avvolgendo il tutto in uno strato di pastasfoglia. Torta del BuscajetLa torta del buscajet non è lievitata e contiene uvetta ed amaretti. Ha denominazione PAT ed è originaria di Gaglianico.
Il nome deriva dal fatto che, sulla superificie, era solito infilare un "boscajet" (rametto) così da poter riconoscere la propria torta quando era l'ora di andare a prenderla in pasticceria. Torta 'd RavisceLa versione dolce di questa torta è andata in disuso nel periodo della Prima Guerra Mondiale.
La torta 'd "ravisce" (ossia le rape più giovani) gode della denominazione PAT ed era tipica di Borriana. Composta da una pagnotta rafferma, latte, mandorle, uvetta e, appunto, le "ravisce", ha forma rotonda e va degustata calda. |
Pan d'OropaDolce da forno, tipo "cake", e di denominazione PAT.
Questo dolce è a base di fecola, uova, zucchero e cacao e ha forma rettangolare. Venne ideato in occasione della guerra d'Etiopia (1935) per consentire l'inivio, ai legionari, di un prodotto che si potesse conservare nonostante il viaggio e le difficoltà climatiche. Il nome deriva dal fatto che le famiglie pregavano la Madonna Nera di Oropa per ricordare i propri cari. Torta MatsafamQuesto dolce è molto sostanzioso e il nome deriva proprio da questa sua caratteristica. Viene cucinata con fette di pane raffermo ricoperte da pesca o pera ed è preferibile consumarla fredda.
La torta Matsafam appartiene all'antica tradizione dolciaria biellese, altrove è nota come "charlotte". Pan d'Arbo"Arbo" (o "erbu") è il termine col quale si indicava il castagno, talmente importante che era considerato l'Albero per eccellenza. Questo pane è dolce e morbido, il suo gusto particolare è dato dalla presenza della farina di castagne unita ai canditi, marron glacè e marsala.
Si abbina molto bene con un vino dolce, come un passito di Erbaluce. |