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Prodotti vegetali e derivati

Riso di Baraggia Biellese e Vercellese

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Il riso di Baraggia è stato riconosciuto, a livello europeo, come prodotto a marchio DOP.
Nello specifico, le varietà che godono di questa denominazione sono:
​Arborio, Baldo, Balilla, Carnaroli, S. Andrea, Loto e Gladio.
La coltivazione del riso in Baraggia (sia Biellese che Vercellese) ha origine nel Cinquecento e nel dicembre del 1950 venne costituito, con un decreto firmato dal presidente della Repubblica Einaudi, il consorzio di bonifica della Baraggia Biellese e Vercellese.
L’ente economico, oltre a procedere alla bonifica dell’area, realizzò opere infrastrutturali e strade di collegamento.

Le caratteristiche morfologiche del terreno in aggiunta al nuovo sistema di irrigazione, che ha provveduto alla raccolta delle acque provenienti da Alpi e Prealpi incanalandole direttamente verso i campi, furono gli elementi di merito che fecero aumentare l’interesse dell’Europa nei confronti della Baraggia e del riso qui prodotto.

Le mele autoctone del Biellese

Le mele biellesi godono della denominazione PAT e ne esistono più di 250 varietà!
La loro coltivazione ha origini molto antiche ed erano utilizzate soprattutto nella produzione del succo di mela: questo veniva preparato, con un metodo di tradizione plurisecolare, durante le varie feste di paese e consumato accompagnato dalle caldarroste.

 DOSC PIAT 

Tipica del Biellese occidentale, di forma obloide e media dimensione.
La buccia è liscia, verde a macchie rosse.
​Il sapore risulta dolciastro con un certo retrogusto speziato.

PUM D'LA BIULA

Originaria del Biellese centro-occidentale, di forma appiattita.
La buccia presenta striature rossastre ed è liscia, sottile, un po' untuosa.
​Ha un sapore gradevolmente acidulo.

PIATLIN

Tipica del Biellese centro-occidentale, forma obloide e di piccola dimensione. Questo tipo di mela è tra le più caratteristiche del Biellese, unica per il suo aroma. La buccia è rugosa e dal colore "rugginoso", tra il bronzato e il verdastro. Il sapore è leggermente acidulo e ricorda la nocciola e la mandorla.

RIGADIN PIANTASSUN

Del Biellese occidentale, ha forma sferoidale appiattita. Questa è una delle mele più profumate ed è stata salvata dall'estinzione.
​La buccia risulta untuosa al tatto, è spessa, coriacea e di colore giallo intenso con striature rosso-violacee. Il sapore è acidulo.

PUM D'ARAM​

Tipica del Biellese orientale, di forma tronco-conica e dimensione da piccola a media.
La buccia è cerosa, liscia, sottile e ha una colorazione rugginosa-ramata. Il sapore si presenta dolce nella parte più vicina alla buccia, più acidula verso l'interno. Con questo nome, in altre zone del Piemonte, vengono indicate in generale le mele rugginose.

DOSC DUR

Originaria del Biellese occidentale, la forma è sferoidale ed irregolare.
Ha buccia spessa, liscia e cerosa. Il sapore è dolce ma poco gustoso.
In cucina, era utilizzata nella preparazione di un piatto tipico: salsiccetta, mele e rape.

PARTUS

Mela del Biellese occidentale, forma  sferoidale asimettrica e buccia liscia e sottile.
​Il sapore è acidulo: sebbene non fosse molto gradevole al palato, veniva coltivata per la sua lunga conservazione.

RUZG-NENT

Arriva dal Biellese centro-occidentale ed ha forma tronco-conica breve.
La buccia è rugosa e rugginosa, mediamente sottile.
​Ha un sapore acidulo, ma aromatico: tra le mele acidule, è una fra le migliori in forno

Mostarda di mele

Di denominazione PAT (proprio come le mele sopracitate) la mostarda di mele è una salsa agrodolce, semiliquida, ottenuta dal succo delle mele biellesi preferibilmente di varietà "dosc piat".
Buonissima per insaporire la polenta o le carni bollite molto saporite ed ottima per accompagnare i formaggi tipici locali.
Probabilmente questo prodotto a origini medievali.

Confettura di castagne

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Questa confettura ha denominazione DE.CO ed è preparata secondo la tradizione.
Ecco il procedimento: innanzitutto, si selezionano i frutti, cotti per mondarli, viene setacciata la polpa,
​impastata ed infine si passa alla cottura.
In antichità il castagno era fondamentale , dato che vi si possono ricavare molti prodotti.
Quando la sua portanza è venuta meno, si è deciso di inaugurare una sagra dedicata proprio a questo albero.
Circa 35 anni fa, per non riproporre sempre ed unicamente solo caldarroste alla sagra, fu proposta la confettura di castagne.

Miele di erica cinerea

L'erica cinerea è una specie rarissima, tipica ed esclusiva nelle Rive Rosse di Curino,
​ la cui fioritura inizia a giugno per poi protrarsi per tutto il mese di luglio.
Il miele ottenuto ha un profumo molto particolare e spiccato, un sapore caratteristico piuttosto persistente ed il colore è chiaro ambrato. 
Il produttore è l'apicoltore Domenico Mander.

Zafferano di Coggiola

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La raccolta dello zafferano è manuale: un lavoro molto paziente e delicato che deve preservare gli stigmi.
Si ricava dagli stigmi del
Crocus sativus, un bulbo che ha trovato nella Val Sessera un habitat ideale.
Una volta completata la raccolta, i fiori vengono portati in laboratorio, a Coggiola, e sono pronti per la lavorazione.


Le patate delle Valli Intermoreniche di Magnano

Le patate di questa zona godono della denominazione DE.CO;
la loro coltivazione venne introdotta nel Biellese e sulla Serra di Ivrea, però, già a cavallo tra il Settecento e l'Ottocento.
Queste valli hanno sempre avuto una tipologia di terreno ghiaioso e drenante che permette di ottenere dei prodotti di altissima qualità.
Nel 1915, il Comizio Agrario di Biella con la Cattedra Ambulante di Agricoltura impiantano proprio a Magnano un piccolo terreno sperimentale per la coltivazione di vari ortaggi, tra cui le patate; le caratteristiche idrografiche, morfologiche e le caratteristiche pedo-climatiche contribuiscono a rendere il territorio adatto ai tuberi. 
La raccolta delle patate è prevista, di consuetudine, tra luglio e settembre e nella zona ne esistono diverse varietà: bintje, spunta, desirée, kennebec, ratte, ...
Ovviamente ogni "specie" ha caratteristiche e proprietà diverse e, di conseguenza, anche differenti impieghi in cucina.

Rossa di Magnano

La più rinomata tipologia di patata, in zona, da prendere in considerazione è la patata rossa di Magnano.
La maturazione di questo tubero è semi-precoce, l'adattabilità e conservazione sono davvero ottime.
Questa patata ha dimensioni medio-grandi, la buccia (come suggerisce il nome) è rossa e la polpa è gialla.
Si presta molto bene alla realizzazione di gnocchi, insalate e patatine fritte.
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